Per tutti quelli che amano la natura, sarà una sorpresa e fonte di ispirazione sapere che per ripulire l’ambiente è possibile utilizzare le piante! Ci sono piante capaci di assorbire, bloccare o persino trasformare sostanze inquinanti presenti nel suolo e nell’acqua: questo è il processo di fitobonifica, nella letteratura scientifica internazionale definito, phytoremediation. Si tratta di una tecnica naturale che sfrutta le capacità di alcune piante per rendere di nuovo sano un ambiente inquinato, ad esempio da metalli pesanti, pesticidi o contaminanti organici. Come? Esistono diverse “strategie” utilizzate dalle piante in base alla loro originale capacità: alcune assorbono gli inquinanti e li accumulano nelle foglie (fitoestrazione), altre li trasformano in qualcosa di meno pericoloso (fitodegradazione), altre ancora li tengono immobilizzano nel suolo o li immagazzinano nelle radici, evitandone la dispersione (fitostabilizzazione).

Con questo laboratorio le classi compiono un piccolo viaggio alla scoperta delle piante capaci di realizzare i processi di phytoremediation, analizzando i pro e i contro di questo approccio, presentando alcuni esempi concreti e un'attività pratica per valutare - lavorando su alcuni dati forniti dagli esperti - l'idoneità delle specie per l'impiego nella fitobonifica.